Contributi da utilizzare in compensazione fiscale nell’ambito di spese sostenute per investimenti fissi, internazionalizzazione, consulenze, collaborazione tra scuola e imprese, investimenti e consulenze COVID-19.
Si tratta di contributi che possono essere utilizzati in compensazione fiscale per spese sostenute nell’ambito delle seguenti aree:
• investimenti fissi;
• internazionalizzazione;
• consulenze;
• collaborazione tra scuola e imprese;
• investimenti e consulenze COVID-19.
Imprese, enti e associazioni, consorzi, associazioni di categoria di cui al punto 2, commi 1 e 2, della legge provinciale 13 dicembre 1999, n. 6, comprese le agenzie interinali:
• reti imprese;
• esercizi ricettivi, a condizione che le unità locali nelle quali sono realizzati gli investimenti somministrino la prima colazione e non abbiano più del 70% dei posti letto in unità abitative con servizio autonomo di cucina;
• lavoratori autonomi e liberi professionisti (per gli investimenti e consulenze COVID-19).
REQUISITI NECESSARI PER ACCEDERE AL CONTRIBUTO
• avere un’unità operativa nel territorio provinciale;
• non avere in corso procedure concorsuali;
• non essere in difficoltà secondo la normativa europea (per i contributi relativi a investimenti e consulenze COVID-19, il soggetto richiedente non deve essere in difficoltà alla data del 31 dicembre 2019).
SPESE AMMESSE
Possono essere presentate spese per:
• investimenti fissi, internazionalizzazione, consulenze, collaborazione tra scuola e imprese, le spese sostenute nei 18 mesi precedenti la domanda di agevolazione;
• investimenti e consulenze COVID-19, le spese sostenute nei mesi precedenti la domanda di agevolazione e comunque dopo il 31 gennaio 2020.
Sono previste eccezioni per gli investimenti immobiliari e per le acquisizioni di beni tramite contratto di leasing.
Le spese devono risultare integralmente pagate alla data di presentazione della domanda e attestate da un professionista iscritto all’Albo professionale dei dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dei Revisori Legali o di un C.A.T. – H.U.B. – società di Servizi controllate da un’Associazione di Categoria.
Va effettuato il pagamento delle spese unicamente a mezzo di transazione bancaria/postale dalla quale risulti il collegamento tra il documento di spesa e quello di pagamento. Solo nel caso in cui tale collegamento non emergesse, questo lo si può dimostrare con una dichiarazione di avvenuto pagamento del fornitore del bene o del servizio. In ogni caso, non si può effettuare pagamenti in contanti e in compensazioni credito/debito.
LIMITI DI SPESA AMMISSIBILI A CONTRIBUTO
La spesa massima ammissibile, per ciascun anno, è pari a 400 mila euro complessivi, nel rispetto dei limiti previsti dalle singole tipologie di aiuto.
Va comunque determinata la spesa massima complessiva con una procedura di calcolo e in relazione agli esercizi chiusi precedenti alla data di presentazione della domanda:
• se l’impresa ha meno di tre esercizi chiusi, oppure se non ha alcun esercizio chiuso, l’importo è determinato in un valore fisso pari a 200 mila euro complessivi o, in alternativa, in un valore pari al capitale sociale dell’impresa richiedente moltiplicato per 5, comunque fino a un massimo di 400 mila euro complessivi.
Si può utilizzare il contributo concesso esclusivamente in compensazione fiscale, presentando il modello F24, dal primo giorno del mese successivo alla comunicazione di concessione e attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
VICONLI PER LA CONCESSIONE DEL CONTRIBUTO
La concessione del contributo comporta i seguenti obblighi:
• mantenere la sede o l’unità operativa attiva sul territorio provinciale;
• non alienare, cedere o comunque distogliere dalla loro destinazione i beni o i servizi per i quali i contributi sono stati concessi;
• accettare ogni controllo sull’effettiva destinazione del contributo concesso e sul rispetto degli obblighi di tempestiva comunicazione di qualsiasi modificazione soggettiva o oggettiva rilevante ai fini della concessione dell’agevolazione o ai fini del mantenimento della stessa;
• applicazione nei confronti dei propri dipendenti dei contratti collettivi e accordi nazionali e provinciali, osservanza delle leggi in materia di lavoro, previdenza e assistenza e delle disposizioni in materia di tutela della salute e dell’integrità fisica dei lavoratori;
• messa a disposizione, su richiesta della Provincia, dei dati concernenti la situazione economico – finanziaria, fino a tre anni successivi all’erogazione complessiva dell’aiuto;
• riscatto dei beni oggetto dei contratti di leasing.
TERMINI E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
E’ possibile presentare, anche tramite un delegato, una sola domanda di contributo relativa a una o più tipologie di aiuto entro le seguenti date:
• per investimenti fissi, internazionalizzazione, consulenze, collaborazione tra scuola e imprese: dal 2 gennaio al 31 dicembre di ogni anno;
• per investimenti e consulenze per COVID-19: per il solo anno 2020 ed entro e non oltre il 31 ottobre 2020.
Per presentare la domanda bisogna essere in possesso:
1. di uno dei seguenti sistemi di identità digitale:
• Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID);
• Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
• Carta Provinciale dei Servizi (CPS) – tessera sanitaria “attivata”.
2. e della firma digitale, per sottoscrive digitalmente la domanda di contributo (con firma digitale di tipo CADES). Se si delega un altro soggetto a presentare la domanda, sarà quest’ultimo a dover possedere la firma digitale per la sottoscrizione.
https://www.studiociola.it/wp-content/uploads/2020/08/LogoConSTP.png00Studio Ciolahttps://www.studiociola.it/wp-content/uploads/2020/08/LogoConSTP.pngStudio Ciola2020-07-06 16:59:332020-07-06 17:09:07Contributi da utilizzare in compensazione fiscale
Segnaliamo che ieri è stato pubblicato l’Avviso 1-2020, che prevede contributi a fondo perduto a favore di piccole e medie imprese per progetti di innovazione aziendale (destinati al mercato e non ad uso interno) per la gestione post COVID-19 e in fase di pre-lancio sul mercato- “ultimo miglio”.
Si tratta di contributi che possono coprire fino al 100% della spesa e fino ad un tetto massimo di 50.000 euro per azienda. I progetti oggetto della domanda di contributo dovranno essere ultimati entro il 31 ottobre 2020. La presentazione della domanda dovrà avvenire entro il 30 luglio 2020 da apposita piattaforma messa a disposizione della provincia.
REQUISITI RICHIESTI: • iscrizione nel Registro delle imprese della Provincia autonoma di Trento e stato attività “attiva” risultante dalla relativa visura camerale; • sede legale e operativa, oppure sola sede operativa, nella Provincia autonoma di Trento; •non avere in corso procedure concorsuali;non essere in difficoltà ai sensi della normativa UE alla data del 31 dicembre 2019; •essere in posizione di regolarità contributiva.
ASPETTI DEL PROGETTO E SPESE CHE SI POSSONO PRESENTARE:
Il progetto di innovazione può essere attivo dal 1° febbraio 2020 o in data successiva, è comunque necessario terminarlo entro il 31 ottobre 2020. Il progetto e le spese ritenute ammissibili sono valutati da parte di una Commissione. Nello specifico al momento di presentazione della domanda di contributo le spese devono essere: • descritte, indicando categoria di appartenenza, dettaglio di spesa e denominazione del fornitore; •quantificate nel loro ammontare.
SPESE AMMISSIBILI: • acquisto materiale, componenti, macchinari (se l’importo è superiore a 10 mila euro sarà applicato un ammortamento forfetario su base annuale); • noleggio componenti, macchinari (forfetario annuale); • servizi di consulenza direttamente connesse alla realizzazione del prodotto/servizio; • servizi di supporto tecnico/scientifico e prototipazione direttamente connessi alla realizzazione del prodotto/servizio (ad esempio: ente di ricerca o fornitore di tecnologia/innovazione che supporta tecnicamente e scientificamente l’azienda); • servizi di lavorazione effettuati da terzi; • acquisto/noleggio dispositivi DPI; • costi di validazione ergonomica, collaudo, omologazione e certificazione del prodotto/servizio; • spese relative all’analisi del contesto brevettuale e all’ottenimento di brevetti (Freedom to operate, preparazione e deposito di domanda di brevetto); • acquisizione di diritti d’uso o licenze di brevetti e altri titoli di proprietà intellettuale, software specialistici, nonché banche dati, strettamente correlati alla realizzazione del progetto (pagamento quota annuale); •costo personale con contratto di lavoro dipendente o contratto di collaborazione (nel limite massimo del 30% della spesa complessiva ammessa a finanziamento).
Al termine della valutazione sarà stilata la graduatoria di merito per l’ammissione a contributo, e sarà pubblicata sul sito di Trentino Sviluppo.
Attenzione
Non possono essere destinate le tecnologie, i prodotti e i servizi innovativi realizzati nell’ambito del progetto ammesso a contributo, ad uso interno all’ impresa, ma devono essere destinati alla vendita a clienti business/consumer.
A mero titolo di esempio, non esaustivo, i progetti potrebbero riguardare controlli degli accessi, verifica biometrica e di sicurezza, monitoraggio delle distanze, pianificazione delle attività e degli interventi, pulizia e sanificazione degli ambienti. I prodotti/servizi non potranno essere destinati all’uso interno dell’azienda, ma dovranno essere destinati alla vendita a clienti usiness/consumer.
AMMONTARE DEL SOSTEGNO ED EROGAZIONE: • È possibile ricevere un contributo pari al 100% delle spese presentate e ritenute ammissibili; • Il limite massimo del contributo che può ricevere ogni progetto è pari a 50 mila euro; • Il limite minimo di spese per richiedere il contributo è di 10 mila euro; • Il contributo è concesso ai sensi del regime previsto dal “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”; • Il contributo sarà erogato progressivamente, per importi minimi di spesa pari a 10 mila euro e a seguito della relativa richiesta di erogazione e rendicontazione delle spese.
Attenzione
Per l’ultima richiesta di erogazione – a saldo – è possibile presentare un ammontare di spesa inferiore a 10 mila euro previa presentazione di una relazione tecnica sul progetto portato a compimento.
OBBLIGHI:
L’accesso al contributo comporta per te questi obblighi: • accettare ogni controllo sull’effettiva destinazione del contributo concesso e sul rispetto degli obblighi previsti dalla legge provinciale; • dare tempestiva comunicazione a Trentino Sviluppo di qualsiasi modificazione soggettiva o oggettiva rilevante ai fini della concessione o del mantenimento del contributo; • mantenere attiva l’impresa per un periodo di cinque anni dalla data dell’ultima fattura rimborsata; • il divieto di affittare l’azienda per un periodo di cinque anni dalla data dell’ultima fattura rimborsata; • conservare la documentazione amministrativa e contabile presso la sede operativa situata in Provincia autonoma di Trento per un periodo non inferiore a cinque anni dalla data dell’ultima fattura rimborsata.
Attenzione
In caso di violazione di uno di questi obblighi la Provincia procederà con la revoca o il diniego del contributo che l’impresa ha ricevuto.
https://www.studiociola.it/wp-content/uploads/2020/08/LogoConSTP.png00Studio Ciolahttps://www.studiociola.it/wp-content/uploads/2020/08/LogoConSTP.pngStudio Ciola2020-06-30 11:58:162020-07-06 17:08:07Contributi a fondo perduto per progetti di innovazione aziendale per la gestione post COVID-19 e in fase di pre-lancio sul mercato.
A decorrere dall’1.7.2020 scatta la riduzione da € 3.000 a € 2.000 della soglia per il trasferimento di denaro contante e di titoli al portatore in euro o in valuta estera. È inoltre prevista la rimodulazione del minimo edittale delle sanzioni per i trasferimenti del contante in misura superiore al limite.
L’art. 18, DL n. 124/2019, c.d. “Collegato alla Finanziaria 2020” introducendo il nuovo comma 3-bis all’art. 49, D.Lgs. n. 231/2007, ha previsto la riduzione della soglia per i trasferimenti di denaro contante da € 3.000 a € 2.000 a decorrere dall’1.7.2020 fino al 31.12.2021. Dall’1.1.2022 il limite è ulteriormente ridotto a € 1.000.
Variazione negli anni al limite di uso del denaro contante
fino al 25.12.2002
€ 10.329,14
dal 26.12.2002 al 29.4.2008
€ 12.500
dal 30.4.2008 al 24.6.2008
€ 5.000
dal 25.6.2008 al 30.5.2010
€ 12.500
dal 31.5.2010 al 12.8.2011
€ 5.000
dal 13.8.2011 al 5.12.2011
€ 2.500
dal 6.12.2011 al 31.12.2015
€ 1.000
dall’1.1.2016 al 30.6.2020
€ 3.000
dall’1.7.2020 al 31.12.2021
€ 2.000
UTILIZZO DEL DENARO CONTANTE
A seguito della modifica in esame dall’1.7.2020 non è possibile effettuare pagamenti tra soggetti diversi, siano esse persone fisiche o giuridiche, in un’unica soluzione in contante d’importo pari o superiore a € 2.000.
Il divieto di trasferimento di denaro contante tra soggetti diversi interessa non solo le persone fisiche ma anche le persone giuridiche. Continua a leggere
https://www.studiociola.it/wp-content/uploads/2020/08/LogoConSTP.png00Studio Ciolahttps://www.studiociola.it/wp-content/uploads/2020/08/LogoConSTP.pngStudio Ciola2020-06-29 11:08:092020-07-26 15:40:46Limitazioni all’uso del contante dal 1° luglio 2020.
Contributi da utilizzare in compensazione fiscale
Contributi da utilizzare in compensazione fiscale nell’ambito di spese sostenute per investimenti fissi, internazionalizzazione, consulenze, collaborazione tra scuola e imprese, investimenti e consulenze COVID-19.
Si tratta di contributi che possono essere utilizzati in compensazione fiscale per spese sostenute nell’ambito delle seguenti aree:
• investimenti fissi;
• internazionalizzazione;
• consulenze;
• collaborazione tra scuola e imprese;
• investimenti e consulenze COVID-19.
Imprese, enti e associazioni, consorzi, associazioni di categoria di cui al punto 2, commi 1 e 2, della legge provinciale 13 dicembre 1999, n. 6, comprese le agenzie interinali:
• reti imprese;
• esercizi ricettivi, a condizione che le unità locali nelle quali sono realizzati gli investimenti somministrino la prima colazione e non abbiano più del 70% dei posti letto in unità abitative con servizio autonomo di cucina;
• lavoratori autonomi e liberi professionisti (per gli investimenti e consulenze COVID-19).
REQUISITI NECESSARI PER ACCEDERE AL CONTRIBUTO
• avere un’unità operativa nel territorio provinciale;
• non avere in corso procedure concorsuali;
• non essere in difficoltà secondo la normativa europea (per i contributi relativi a investimenti e consulenze COVID-19, il soggetto richiedente non deve essere in difficoltà alla data del 31 dicembre 2019).
SPESE AMMESSE
Possono essere presentate spese per:
• investimenti fissi, internazionalizzazione, consulenze, collaborazione tra scuola e imprese, le spese sostenute nei 18 mesi precedenti la domanda di agevolazione;
• investimenti e consulenze COVID-19, le spese sostenute nei mesi precedenti la domanda di agevolazione e comunque dopo il 31 gennaio 2020.
Sono previste eccezioni per gli investimenti immobiliari e per le acquisizioni di beni tramite contratto di leasing.
Le spese devono risultare integralmente pagate alla data di presentazione della domanda e attestate da un professionista iscritto all’Albo professionale dei dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dei Revisori Legali o di un C.A.T. – H.U.B. – società di Servizi controllate da un’Associazione di Categoria.
Va effettuato il pagamento delle spese unicamente a mezzo di transazione bancaria/postale dalla quale risulti il collegamento tra il documento di spesa e quello di pagamento. Solo nel caso in cui tale collegamento non emergesse, questo lo si può dimostrare con una dichiarazione di avvenuto pagamento del fornitore del bene o del servizio. In ogni caso, non si può effettuare pagamenti in contanti e in compensazioni credito/debito.
LIMITI DI SPESA AMMISSIBILI A CONTRIBUTO
La spesa massima ammissibile, per ciascun anno, è pari a 400 mila euro complessivi, nel rispetto dei limiti previsti dalle singole tipologie di aiuto.
Va comunque determinata la spesa massima complessiva con una procedura di calcolo e in relazione agli esercizi chiusi precedenti alla data di presentazione della domanda:
• se l’impresa ha meno di tre esercizi chiusi, oppure se non ha alcun esercizio chiuso, l’importo è determinato in un valore fisso pari a 200 mila euro complessivi o, in alternativa, in un valore pari al capitale sociale dell’impresa richiedente moltiplicato per 5, comunque fino a un massimo di 400 mila euro complessivi.
Si può utilizzare il contributo concesso esclusivamente in compensazione fiscale, presentando il modello F24, dal primo giorno del mese successivo alla comunicazione di concessione e attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
VICONLI PER LA CONCESSIONE DEL CONTRIBUTO
La concessione del contributo comporta i seguenti obblighi:
• mantenere la sede o l’unità operativa attiva sul territorio provinciale;
• non alienare, cedere o comunque distogliere dalla loro destinazione i beni o i servizi per i quali i contributi sono stati concessi;
• accettare ogni controllo sull’effettiva destinazione del contributo concesso e sul rispetto degli obblighi di tempestiva comunicazione di qualsiasi modificazione soggettiva o oggettiva rilevante ai fini della concessione dell’agevolazione o ai fini del mantenimento della stessa;
• applicazione nei confronti dei propri dipendenti dei contratti collettivi e accordi nazionali e provinciali, osservanza delle leggi in materia di lavoro, previdenza e assistenza e delle disposizioni in materia di tutela della salute e dell’integrità fisica dei lavoratori;
• messa a disposizione, su richiesta della Provincia, dei dati concernenti la situazione economico – finanziaria, fino a tre anni successivi all’erogazione complessiva dell’aiuto;
• riscatto dei beni oggetto dei contratti di leasing.
TERMINI E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
E’ possibile presentare, anche tramite un delegato, una sola domanda di contributo relativa a una o più tipologie di aiuto entro le seguenti date:
• per investimenti fissi, internazionalizzazione, consulenze, collaborazione tra scuola e imprese: dal 2 gennaio al 31 dicembre di ogni anno;
• per investimenti e consulenze per COVID-19: per il solo anno 2020 ed entro e non oltre il 31 ottobre 2020.
Per presentare la domanda bisogna essere in possesso:
1. di uno dei seguenti sistemi di identità digitale:
• Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID);
• Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
• Carta Provinciale dei Servizi (CPS) – tessera sanitaria “attivata”.
2. e della firma digitale, per sottoscrive digitalmente la domanda di contributo (con firma digitale di tipo CADES). Se si delega un altro soggetto a presentare la domanda, sarà quest’ultimo a dover possedere la firma digitale per la sottoscrizione.
Contributi a fondo perduto per progetti di innovazione aziendale per la gestione post COVID-19 e in fase di pre-lancio sul mercato.
Segnaliamo che ieri è stato pubblicato l’Avviso 1-2020, che prevede contributi a fondo perduto a favore di piccole e medie imprese per progetti di innovazione aziendale (destinati al mercato e non ad uso interno) per la gestione post COVID-19 e in fase di pre-lancio sul mercato- “ultimo miglio”.
Si tratta di contributi che possono coprire fino al 100% della spesa e fino ad un tetto massimo di 50.000 euro per azienda. I progetti oggetto della domanda di contributo dovranno essere ultimati entro il 31 ottobre 2020. La presentazione della domanda dovrà avvenire entro il 30 luglio 2020 da apposita piattaforma messa a disposizione della provincia.
REQUISITI RICHIESTI:
• iscrizione nel Registro delle imprese della Provincia autonoma di Trento e stato attività “attiva” risultante dalla relativa visura camerale;
• sede legale e operativa, oppure sola sede operativa, nella Provincia autonoma di Trento;
•non avere in corso procedure concorsuali;non essere in difficoltà ai sensi della normativa UE alla data del 31 dicembre 2019;
•essere in posizione di regolarità contributiva.
ASPETTI DEL PROGETTO E SPESE CHE SI POSSONO PRESENTARE:
Il progetto di innovazione può essere attivo dal 1° febbraio 2020 o in data successiva, è comunque necessario terminarlo entro il 31 ottobre 2020. Il progetto e le spese ritenute ammissibili sono valutati da parte di una Commissione. Nello specifico al momento di presentazione della domanda di contributo le spese devono essere:
• descritte, indicando categoria di appartenenza, dettaglio di spesa e denominazione del fornitore;
•quantificate nel loro ammontare.
SPESE AMMISSIBILI:
• acquisto materiale, componenti, macchinari (se l’importo è superiore a 10 mila euro sarà applicato un ammortamento forfetario su base annuale);
• noleggio componenti, macchinari (forfetario annuale);
• servizi di consulenza direttamente connesse alla realizzazione del prodotto/servizio;
• servizi di supporto tecnico/scientifico e prototipazione direttamente connessi alla realizzazione del prodotto/servizio (ad esempio: ente di ricerca o fornitore di tecnologia/innovazione che supporta tecnicamente e scientificamente l’azienda);
• servizi di lavorazione effettuati da terzi; • acquisto/noleggio dispositivi DPI;
• costi di validazione ergonomica, collaudo, omologazione e certificazione del prodotto/servizio;
• spese relative all’analisi del contesto brevettuale e all’ottenimento di brevetti (Freedom to operate, preparazione e deposito di domanda di brevetto);
• acquisizione di diritti d’uso o licenze di brevetti e altri titoli di proprietà intellettuale, software specialistici, nonché banche dati, strettamente correlati alla realizzazione del progetto (pagamento quota annuale);
•costo personale con contratto di lavoro dipendente o contratto di collaborazione (nel limite massimo del 30% della spesa complessiva ammessa a finanziamento).
Al termine della valutazione sarà stilata la graduatoria di merito per l’ammissione a contributo, e sarà pubblicata sul sito di Trentino Sviluppo.
Attenzione
Non possono essere destinate le tecnologie, i prodotti e i servizi innovativi realizzati nell’ambito del progetto ammesso a contributo, ad uso interno all’ impresa, ma devono essere destinati alla vendita a clienti business/consumer.
A mero titolo di esempio, non esaustivo, i progetti potrebbero riguardare controlli degli accessi, verifica biometrica e di sicurezza, monitoraggio delle distanze, pianificazione delle attività e degli interventi, pulizia e sanificazione degli ambienti. I prodotti/servizi non potranno essere destinati all’uso interno dell’azienda, ma dovranno essere destinati alla vendita a clienti usiness/consumer.
AMMONTARE DEL SOSTEGNO ED EROGAZIONE:
• È possibile ricevere un contributo pari al 100% delle spese presentate e ritenute ammissibili;
• Il limite massimo del contributo che può ricevere ogni progetto è pari a 50 mila euro;
• Il limite minimo di spese per richiedere il contributo è di 10 mila euro;
• Il contributo è concesso ai sensi del regime previsto dal “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”;
• Il contributo sarà erogato progressivamente, per importi minimi di spesa pari a 10 mila euro e a seguito della relativa richiesta di erogazione e rendicontazione delle spese.
Attenzione
Per l’ultima richiesta di erogazione – a saldo – è possibile presentare un ammontare di spesa inferiore a 10 mila euro previa presentazione di una relazione tecnica sul progetto portato a compimento.
OBBLIGHI:
L’accesso al contributo comporta per te questi obblighi:
• accettare ogni controllo sull’effettiva destinazione del contributo concesso e sul rispetto degli obblighi previsti dalla legge provinciale;
• dare tempestiva comunicazione a Trentino Sviluppo di qualsiasi modificazione soggettiva o oggettiva rilevante ai fini della concessione o del mantenimento del contributo;
• mantenere attiva l’impresa per un periodo di cinque anni dalla data dell’ultima fattura rimborsata;
• il divieto di affittare l’azienda per un periodo di cinque anni dalla data dell’ultima fattura rimborsata;
• conservare la documentazione amministrativa e contabile presso la sede operativa situata in Provincia autonoma di Trento per un periodo non inferiore a cinque anni dalla data dell’ultima fattura rimborsata.
Attenzione
In caso di violazione di uno di questi obblighi la Provincia procederà con la revoca o il diniego del contributo che l’impresa ha ricevuto.
Limitazioni all’uso del contante dal 1° luglio 2020.
A decorrere dall’1.7.2020 scatta la riduzione da € 3.000 a € 2.000 della soglia per il trasferimento di denaro contante e di titoli al portatore in euro o in valuta estera. È inoltre prevista la rimodulazione del minimo edittale delle sanzioni per i trasferimenti del contante in misura superiore al limite.
L’art. 18, DL n. 124/2019, c.d. “Collegato alla Finanziaria 2020” introducendo il nuovo comma 3-bis all’art. 49, D.Lgs. n. 231/2007, ha previsto la riduzione della soglia per i trasferimenti di denaro contante da € 3.000 a € 2.000 a decorrere dall’1.7.2020 fino al 31.12.2021. Dall’1.1.2022 il limite è ulteriormente ridotto a € 1.000.
Variazione negli anni al limite di uso del denaro contante
UTILIZZO DEL DENARO CONTANTE
A seguito della modifica in esame dall’1.7.2020 non è possibile effettuare pagamenti tra soggetti diversi, siano esse persone fisiche o giuridiche, in un’unica soluzione in contante d’importo pari o superiore a € 2.000.
Il divieto di trasferimento di denaro contante tra soggetti diversi interessa non solo le persone fisiche ma anche le persone giuridiche. Continua a leggere