Nuovi contributi 2024
La novità principale relativa ai contributi è una nuova rivisitazione della normativa a cura della Legge 6/2023.
A questo momento la nuova formulazione ha previsto la rivisitazione della normativa relativa a:
- Consulenza;
- Ricerca;
- Marchio d’eccellenza;
- Transazione energetica;
- Introduzione ricercatori;
- Partecipazione a Fiere.
- Nuove imprese
Aiuti Nuova Impresa 2023 In fase di sviluppo: Le domande potranno essere presentate dalle ore 15:00 del 5 marzo 2024.
Si tratta di un incentivo a fondo perduto a favore di neoimprenditori, quali giovani, donne, disoccupati, volto a:
- sostenere iniziative relative all’avvio di nuove imprese e/o iniziative volte al consolidamento della nuova impresa attraverso investimenti, campagne di comunicazione, formazione e servizi per la loro crescita;
- favorire gli acquisti di beni e servizi avvenuti sul territorio provinciale, creando così ricadute sul territorio provinciale.
L’incentivo è determinato sulla base di una percentuale (a seconda del punteggio che ottiene il progetto presentato) e con riferimento alle spese ritenute ammissibili:
- il limite minimo di spesa è di 10.000 euro;
- il limite massimo di spesa pari a 100.000 euro.
La misura di incentivazione è aumentata del 10% qualora il totale delle spese sostenute abbia la caratteristica di ricaduta territoriale: almeno l’80% del totale della spesa ammessa sono state acquistate presso fornitori con sede operativa in Provincia di Trento. La maggiorazione è riconosciuta a condizione che la stessa venga richiesta in sede di domanda.
Neoimprenditori che:
- siano proprietari dell’impresa di nuova costituzione e che esercitino, attivamente ed esclusivamente, l’attività di gestione ed organizzazione dell’impresa, nel ruolo di titolare o legale rappresentante o socio, come risultante dal Registro delle Imprese;
- rientrino in almeno una delle seguenti categorie:
- essere una donna;
- essere un giovane di età compresa tra 18 anni e 35 anni;
- essere in stato di disoccupazione da almeno 6 mesi.
Requisiti di accesso
Per accedere all’incentivo, a partire dalla data di presentazione della domanda, l’impresa deve:
- essere detenuta almeno al 51% da uno o più neoimprenditori;
- aver iniziato l’attività sul territorio provinciale da non più di 18 mesi dal momento della presentazione della domanda, come risultante dal Registro delle Imprese (data costituzione) o aver trasferito/costituito almeno un’unità operativa sul territorio provinciale da non più di 18 mesi o esser costituita mediante rilevamento di attività preesistente o passaggio generazionale da non più di 18 mesi dalla data di presentazione della domanda;
- essere una micro o piccola impresa;
Aiuti per servizi di consulenza – L.p. 6/2023
La misura agevolativa sostiene i servizi di consulenza, acquistati all’esterno dell’azienda e avviati successivamente alla data di presentazione della domanda. Sono agevolati i servizi di consulenza ricompresi tra le seguenti tipologie:
- servizi di consulenza in materia di innovazione;
- servizi di sostegno all’innovazione;
- servizi di consulenza in materia di tutela dell’ambiente e di energia;
- servizi di consulenza per la realizzazione di iniziative destinate all’adozione di buone pratiche di prevenzione e riduzione di rifiuti e il conseguimento di standard operativi certificati di maggior tutela ambientale;
- servizi di consulenza per favorire l’adozione di metodologie e strumenti necessari a misurare e rendicontare le performance di sostenibilità economica, sociale, ambientale, di governance e di maturità digitale delle imprese;
- servizi di consulenza per indagini di mercato, piani marketing e commercio telematico, finalizzati a rafforzare la presenza sui mercati;
- servizi di consulenza per l’internazionalizzazione delle imprese, finalizzati a rafforzare la penetrazione commerciale all’estero attraverso la commercializzazione di beni o servizi;
- servizi di consulenza per l’introduzione in azienda di strumenti di intelligenza artificiale applicati ai processi produttivi;
- servizi di consulenza per la definizione di un piano di sicurezza informatica;
- servizi di consulenza per la valorizzazione della forza lavoro;
- servizi di consulenza per l’avvio di imprese costituite da neoimprenditori, volti alla definizione di un business sostenibile;
- servizi di consulenza per le aggregazioni aziendali;
- servizi di consulenza per intraprendere percorsi di discontinuità rispetto alla situazione precedente.
Per essere ammissibili ad agevolazione i servizi di consulenza non devono:
- essere continuativi o periodici;
- riferirsi a costi di esercizio ordinari dell’impresa connessi ad attività regolari quali la consulenza fiscale, la consulenza legale o la pubblicità;
- rientrare tra le competenze del soggetto beneficiario o tra i servizi che egli stesso presta.
Le domande sono esaminate con procedura valutativa.
Nella medesima domanda può essere richiesta l’agevolazione anche per più servizi di consulenza.
La misura di incentivazione è calcolata sulle spese ritenute ammissibili ed è determinata in relazione alla dimensione dell’impresa come segue:
- piccola impresa: 50% delle spese ritenute ammissibili;
- media impresa: 40% delle spese ritenute ammissibili;
- grande impresa, solo per servizi di consulenza in materia di tutela dell’ambiente e di energia: 40% delle spese ritenute ammissibili.
L’incentivo è concesso in regime di esenzione ai sensi del Regolamento (UE) 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014.
Limite minimo e massimo di spesa
La spesa minima ammessa deve essere maggiore di 40 mila euro. Il limite massimo di spesa ammessa è pari a 100 mila euro.
Aiuti per progetti di ricerca e sviluppo – L.p. 6/2023
La misura agevolativa sostiene i progetti di ricerca e sviluppo delle imprese, da realizzare successivamente alla data di presentazione della domanda. Sono agevolati i progetti di ricerca e sviluppo, realizzati anche in forma congiunta con altri soggetti, riconducibili alle seguenti attività:
- ricerca industriale;
- sviluppo sperimentale.
Le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale devono essere finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti.
La misura agevolativa è suddivisa nelle seguenti sottomisure:
- progetti di ricerca e sviluppo sperimentale realizzati da parte di piccole, medie, grandi imprese (sottomisura A1);
- programmi di ricerca e sviluppo sperimentale realizzati da centri di ricerca di imprese (sottomisura A2).
I progetti sono esaminati con procedura valutativa.
L’incentivo è concesso in regime di esenzione ai sensi del Regolamento (UE) 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014.
Limite minimo e massimo di spesa
Per progetti presentati nell’ambito della sottomisura A1 – Progetti di ricerca e sviluppo sperimentale, la spesa minima ammessa deve essere maggiore di 200 mila euro. Per progetti presentati nell’ambito della sottomisura A2 – Programmi di ricerca e sviluppo dei centri di ricerca, la spesa minima ammessa deve essere maggiore di 1 milione di euro.
Non sono agevolate domande con importo di spesa maggiore a 10 milioni di euro.
Attenzione
Le domande di incentivo relative alla realizzazione di progetti di ricerca con importo di spesa ammessa fino a 200 mila euro devono essere presentate a valere sulle disposizioni per la concessione di aiuti in procedura automatica.
Aiuti per progetti insigniti del marchio di eccellenza – L.p. 6/2023
La misura agevolativa sostiene i progetti di ricerca e sviluppo delle imprese, da realizzare sul territorio della Provincia di Trento, che hanno ottenuto il marchio di eccellenza che ne attesta la qualità da non oltre i 6 mesi antecedenti la data di presentazione della domanda.
Sono agevolati i progetti di ricerca e sviluppo, realizzati anche in forma congiunta con altri soggetti, insigni del marchio di eccellenza che ne attesta la qualità nel quadro del programma Orizzonte 2020 o del programma Orizzonte Europa e appartenenti alle aree di interesse prioritario/progetti strategici definiti dal Programma pluriennale della ricerca (P.P.R.) di cui all’articolo 18 della legge provinciale n. 14/2005.
I progetti di ricerca e sviluppo devono essere riconducibili alle seguenti attività:
- ricerca industriale;
- sviluppo sperimentale;
- studi di fattibilità.
Le domande sono esaminate con procedura valutativa.
La misura di incentivazione è pari alla misura di agevolazione riconosciuta dalla Commissione europea per l’iniziativa nell’ambito delle norme del programma Orizzonte 2020 o del programma Orizzonte Europa. L’incentivo non può comunque essere maggiore di 2,5 milioni di euro per singolo progetto e soggetto. L’incentivo è concesso in regime di esenzione ai sensi del Regolamento (UE) 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014.
Limite minimo e massimo di spesa: non sono previsti limiti minimo e massimo di spesa.
Aiuti in materia ambientale – L.p. 6/2023
La misura agevolativa sostiene gli investimenti delle imprese per la transizione energetica, la tutela dell’ambiente, l’economia circolare e l’efficienza energetica, da realizzare sul territorio della Provincia di Trento. La misura agevolativa, realizzata nell’ambito della legge provinciale n. 6/2023 “Interventi a sostegno del sistema economico trentino” , è disciplinata dalle disposizioni specifiche dei singoli interventi relative alla misura agevolativa “Aiuti per investimenti aziendali per la transizione energetica, la tutela dell’ambiente, l’economia circolare e l’efficienza energetica ” e dalle disposizioni di carattere generale e comune a tutti gli interventi .
Sono agevolate le iniziative di investimento relative a:
- impianti a biomassa legnosa per processi produttivi (sottomisura C1);
- impianti di teleriscaldamento (sottomisura C2);
- impianti di cogenerazione ad alto rendimento per processi produttivi (sottomisura C3);
- riqualificazione profonda involucro – impianti settore non ricettivo (sottomisura C4);
- riqualificazione profonda involucro – impianti settore ricettivo (sottomisura C5);
- impianti di cogenerazione a biogas (sottomisura C6);
- impianti per l’idrogeno rinnovabile (sottomisura C7);
- impianti fotovoltaici (sottomisura C8);
- investimenti per la tutela dell’ambiente (sottomisura C9).
Incentivazione e limiti di spesa: l’incentivo è concesso in regime di esenzione ai sensi del Regolamento (UE) 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014. Non sono agevolate domande con importo di spesa superiore a 10 milioni di euro.
Le domande di incentivo relative a investimenti in materia ambientale per l’installazione di:
- caldaie a biomassa e cogeneratori ad alto rendimento, con importo di spesa ammessa fino a 200 mila euro;
- pompe di calore, con importo di spesa ammessa fino a 100 mila euro;
devono essere presentate a valere sulle disposizioni per la concessione di aiuti in procedura automatica.
Aiuti per l’introduzione di ricercatori e tecnici di ricerca – L.p. 6/2023
La misura agevolativa sostiene l’introduzione nelle aziende di personale altamente qualificato, messo a disposizione in distacco da parte di un organismo di ricerca e diffusione della conoscenza o di una grande impresa distaccante che svolge attività di ricerca e sviluppo. L’introduzione in azienda del personale altamente qualificato deve avvenire successivamente alla data di presentazione della domanda.
Sono agevolati i costi sostenuti per la messa a disposizione in distacco di personale altamente qualificato. Il personale altamente qualificato deve ricoprire una funzione di nuova creazione all’interno dell’azienda e non deve sostituire altro personale.
Il personale altamente qualificato deve svolgere mansioni riconducibili ad almeno una delle seguenti attività:
- ricerca fondamentale;
- ricerca industriale;
- ricerca sperimentale;
- innovazione di processo.
Il costo sostenuto e l’attività svolta dal personale altamente qualificato devono risultare dalla convenzione di distacco stipulata tra l’impresa richiedente l’incentivo e l’organismo di ricerca e diffusione della conoscenza o la grande impresa distaccante.
Le domande sono esaminate con procedura valutativa.
La misura di incentivazione è pari al 50% delle spese ritenute ammissibili.
L’incentivo è concesso in regime di esenzione ai sensi del Regolamento (UE) 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014.
La spesa minima ammessa deve essere maggiore di 20 mila euro. Il limite massimo di spesa ammessa è pari a 240 mila euro. E’ inoltre prevista una spesa massima annua ammissibile pari a 80 mila euro per persona a tempo pieno e comunque per un periodo massimo di messa a disposizione in distacco del personale altamente qualificato, pari a 36 mesi.
Aiuti per l’internazionalizzazione del sistema economico – L.p. 6/2023
La misura agevolativa sostiene le partecipazioni di imprese a fiere internazionali da avviare successivamente alla data di presentazione della domanda.
Sono agevolate le spese sostenute per la partecipazione a fiere internazionali relative a:
- locazione dello stand;
- installazione dello stand;
- gestione dello stand.
La fiera internazionale, per essere ammessa ad agevolazione, deve essere ricompresa nel calendario delle manifestazioni fieristiche internazionali dell’Associazione Esposizioni e Fiere Italiane (AEFI).
Le domande sono esaminate con procedura valutativa.
Nella medesima domanda può essere richiesta l’agevolazione anche per più partecipazioni a fiere internazionali.
La misura di incentivazione è calcolata sulle spese ritenute ammissibili ed è determinata in relazione alla dimensione dell’impresa come segue:
- piccola impresa: 50% delle spese ritenute ammissibili;
- media impresa: 40% delle spese ritenute ammissibili.
L’incentivo è concesso in regime di esenzione ai sensi del Regolamento (UE) 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014. La spesa minima ammessa deve essere maggiore di 40 mila euro. Il limite massimo di spesa ammessa è pari a 150 mila euro.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Fornisci il tuo contributo!